Coltivare Melanzane

Le melanzane sono una pianta di origine indiana la cui coltivazione in Europa venne introdotta dagli Arabi fin dal Medioevo. Si tratta di una pianta non resistente al freddo, tanto che temperature sotto i 12 gradi potrebbero comprometterne la crescita e portare la pianta stessa alla morte.

Le melanzane vengono dunque prevalentemente coltivate nelle zone del sud Italia, mentre al nord devono essere coltivate in aree non soggette ai rigori invernali.

Per coltivare le melanzane dovremo prima di tutto avere cura di preparare bene il terreno, il quale dovrà essere privo di piante infestanti e ben drenato, poiché questa pianta non ama gli acquitrini né i ristagni d’acqua.

Nel corso dell’autunno si avrà cura a preparare il terreno dove piantare le melanzane in primavera. Questo dovrà essere vangato e concimato, ricoprendo la concimazione fatta con materiale organico – ideale è il letame – con il terreno stesso. Si lascia quindi a riposare il terreno per tutto l’inverno e prima di seminare le melanzane si provvede alla sarchiatura ovvero a una lavorazione della crosta superficiale del terreno volta ad eliminare erbe infestanti.

La semina, qualora ovviamente si decidesse di provvedere ad impiantare direttamente i semi di melanzana, si esegue nelle zone con clima temperato nei mesi di gennaio o febbraio, mentre nelle altre zone si deve attendere almeno marzo o in genere quando le temperature superano i quindici gradi. Ideale è la semina in fase di luna crescente.

In alternativa è possibile seminare i semi di melanzane in semenzaio, tenendoli quindi in ambiente riparato da correnti d’aria e riscaldato.

Qualora si decida di utilizzare il semenzaio oppure se si acquistano le piantine già cresciute, al momento del trapianto nel terreno si dovrà porre attenzione al fatto che le piante stesse sono molte delicate. Le piante vanno piantate a una distanza di circa 50 cm l’una dall’altra e si deve prestare attenzione a non soffocare la piantina con il terreno di ricopertura. Avremo attenzione, inoltre, a posizionare dei tutori in legno o altro materiale che siano di aiuto alla pianta nella sua crescita.

Non appena piantata, avremo cura di innaffiare le melanzane tre volte la settimana ma sempre senza bagnare le foglie in modo che muffe e parassiti non abbiano a proliferare. L’innaffiatura deve avvenire sempre nelle ore fresche della giornata, come al mattino o alla sera dopo il tramonto. Una volta che la pianta avrà attecchito sarà invece sufficiente una innaffiare quando vedremo il terreno asciutto.

Avendo eseguito la concimazione del terreno in autunno non è necessario concimare ulteriormente il terreno mentre è opportuno mantenere smossa la superficie del terreno per dare ossigenazione al terreno stesso e rimuovere qualsiasi tipo di erbacce e piante infestanti.

Dopo circa quaranta giorni dalla messa a dimora della pianta dovremo eseguire la cimatura, ovvero potare le cime in modo che la pianta possa rafforzarsi e nel corso del periodo di coltivazione della melanzana rimuoveremo rami e foglie secche.

Il frutto si raccoglie quando non è troppo maturo, altrimenti inizierà a formare i semi e la resa non sarà più ottimale per la consumazione.

Ristagni d’acqua potranno causare alcune malattie come il mal bianco, la muffa grigia o la peronospora della melanzana mentre nel caso vedessimo parassiti come la mosca bianca, il ragnetto rosso, le cimici o gli afidi dovremo procedere alla loro rimozione per mezzo di appositi insetticidi.

La coltivazione in vaso, infine, non differisce da quanto visto finora. Pianteremo una pianta per ogni vaso e avremo cura che non vi siano ristagni d’acqua, creando dunque sul fondo del vaso uno strato drenante con cocci o sassi.

Martina Silvi

Sono uno casalinga appassionata di cucina e decorazione d'interni. Ho iniziato questo sito per condividere consigli per rendere la casa accogliente e confortevole.