Inutile mentirsi: i fiori d’inverno sono davvero pochini. Personalmente non tengo molto ai fiori nella stagione invernale. Quando ero alle primissime armi pensavo che la bravura di un giardiniere si capisse anche dalla sua capacità di avere il maggior numero possibile di fiori in ogni stagione dell’anno. Col tempo ho capito che si tratta più che altro di una questione di gusti e che è bello osservare il proprio giardino, spoglio, risvegliarsi alle prime avvisaglie della primavera. Più spoglio è prima, più ricco sembra dopo, non so se mi spiego…
Oltre le solite cose come i ciclamini e le viole del pensiero ci sono molte piante che fioriscono in inverno o in tardo autunno, sempre che la temperatura sia ancora ancora accettabile per una creatura vegetale.
Prime di tutte io ci metto le camelie. Hanno un fascino contegnoso, schizzinose quanto basta per essere motivo d’orgoglio se coltivate con successo, ma anche più condiscendenti di molte altre piante. Hanno molti pregi ed una volta trovata la sistemazione ottimale, chiedono poche cure. E sono bellissime, naturalmente. Ciò che raccomando è di non trascurare la Camelia sasanqua invece delle più conosciute C. japonica e C. x williamsii. Le sasanqua hanno due grandissimi pregi in più: il profumo e l’abbondanza della fioritura. La fioritura delle sasanqua è inoltre più precoce, con fiori dalla consistenza setosa, quasi trasparenti, molto raffinati . In giardino è bene averle entrambe per alternare le fioriture.
Al secondo posto metto gli ellebori, le rose di Natale degli Inglesi.
Delle volte, per imperscrutabili motivi, alcuni generi di piante hanno degli exploit di successo, salgono alla ribalta molto rapidamente, tanto che quasi se ne sente parlare al supermercato mentre si fa la spesa. E’ quel che sta accadendo ora (inverno 2002-2003) agli ellebori. Non si può certo dire che sia un male. Il guaio degli ellebori è che sono lenti a crescere e fiorire, che vogliono terreno ricco, fresco, “umido ma ben drenato”, e ombra luminosa. Non è certo adatto alla coltivazione in zone con estati secche, ma dove il clima lo consente sono assolutamente imperdibili. Hanno un fascino tutto sui generis, tra il rustico e il ricercato, senza vie di mezzo, come pochissime altre piante.
Curiosamente, parlandone, mi viene in mente che anche i bucaneve (Galanthus nivalis) possiedono lo stesso tipo di fascino, forse perché anche loro sono molto british, poco conosciuti qui in Italia, dove, quantomeno nelle regioni meridionali, non trovano le condizioni ideali di coltivazione. Anche loro fioriscono durante i mesi invernali, all’inizio dell’anno. Personalmente ne ho visti con questi occhi soltanto una diecina, e li ho adorati immediatamente. Poi sono defunti, come c’era da aspettarsi. E’ bene ricordare che andrebbero piantati appena dopo la fioritura ma quando hanno ancora le foglie verdi, al contrario degli altri bulbi che preferiscono essere manipolati quando sono in riposo.
Dopo i bucaneve le gerarchie si smarriscono un po’ ed è difficile procedere con ordine .
Gli Iris reticulata hanno una fioritura precoce. E’ celebre per la sua bellezza la varietà “Katharine Hodgkin”, dai colori iridescenti come quelli di una conchiglia extraterrestre. Anche molti crochi fioriscono in inverno, alcuni alla fine, alcuni all’inizio dell’anno. Sono utilissimi disseminati qui e lì, in ordine sparso ma sempre a macchie piene ed irregolari. Altri importantissimi fiori invernali sono alcune specie di narcisi, soprattutto quelle tipiche. Tra gli ibridi io consiglio senza esitazione il “Ziva”, un narciso bianco della serie tazetta, che qui da me, in Calabria, è in fiore a dicembre.
Anche il “Grand Soleil d’Or” fiorisce prestissimo, a gennaio, ma purtroppo è brutto.
Poi ancora ci sono moltissime eriche. Ce ne sono alcune molto precoci, come la H. carnea, che bucano la neve con le loro spighe rosa scuro. Poi ancora l’H. curviflora dalla lunghissima fioritura, e la lusitanica, molto famosa.
Purtroppo non ho molto di personale da dire sulle eriche, poiché sono convinta di non essere loro simpatica.
Risulta essere a fioritura invernale anche il Jasminum nudiflorum, pianta molto rustica a fiori gialli che compaiono verso novembre o dicembre.
Un arbusto utilissimo è la Daphne odora, dalla ricca fioritura rosata. Anche le pervinche fioriscono in inverno, ma le sconsiglio caldamente, a meno che non vi interessi il fogliame, ed in quel caso prendete qualche cultivar variegata di bianco o di giallo. Le pervinche sono delle vere piovre, allungano tentacoli ovunque e si propagano in fretta, sommergendo qualsiasi cosa si trovi sul loro percorso. Uno immagina che tutto quel fogliame si ricoprirà di innumerevoli fiorellini color …pervinca, ma io sono fermamente convinta si tratti di una leggenda giardinicola: nella mia esperienza le pervinche sono piuttosto avare.
Come vedete il piatto delle fioriture invernali si arricchisce…aggiungiamoci l’Eranthis hyemalis, una pianta amante dei luoghi calcarei; se lasciata indisturbata forma delle ampie colonie.
Poi ancora la Skimmia japonica, non tanto bella per la fioritura quanto per il fogliame lucido e coriaceo e le abbondanti bacche rosse.
Ci sarebbe anche la Fatsia japonica, ma non mi viene molto facile dire qualcosa di veramente buono sulla Fatsia. I fiori sono molto vistosi, giallo crema,come dei pallini piumosi, raccolti in grossi mazzi, molto vistosi e poveri di eleganza.
Infine la Mahonia, soprattutto la M. aquifolium, dal bellissimo fogliame scuro e spinoso, ma la fioritura purtroppo, non è al pari del fogliame.
Ma ogni giardiniere sa che in inverno le più grandi riserve di colore sono rappresentate dal fogliame e dalle bacche. Per cui non dovremmo farci mancare Berberis, Euonymus alatus, edere variegate,Solanum capsicastrum, Cotoneaster horizontalis, Cornus dai rami vivacemente colorati di rosso, qualche acero nano, magari anche un Liquidambar,perché no, se abbiamo spazio? Se avete lo spazio per un albero ornamentale caldeggerei un Prunus subhirtella “Autumnalis Rosea” che produce fiori rosa per tutto l’inverno, seguiti dalle foglie. Ne esiste una cultivar a fiore bianco ed una a fiore doppio, rosa, con dei magnifici rami curvi che sembra essere appena uscita da una stampa di Hiroshige.