Gli amigurumi sono degli oggetti, generalmente pupazzi di varie dimensioni, realizzati secondo un’arte tradizionale giapponese che consiste nel realizzare all’uncinetto o a maglia animaletti o creature di vario genere, i soggetti hanno proporzioni infantili con testa e occhi grandi, arti brevi e corpi tondeggianti.
La parola deriva dalla combinazione di ami, che significa lavorare a maglia o all’uncinetto, e nuigurumi, che significa peluche. Leggi la guida per conoscerne caratteristiche, tipologie, e come scegliere gli amigurumi in base a criteri di qualità, prezzo e corretta informazione per il consumatore.
Cosa sono e come si fanno
Gli amigurumi pur non nascendo nella tradizione per avere un uso pratico spesso vengono utilizzati come portachiavi, peluches per bambini o, in versione micro, inseriti come elementi decorativi su borse, ghirlande, bigiotteria e accessori per capelli.
Con la tecnica amigurumi vengono anche rivestiti, parzialmente o totalmente, svariati oggetti per dare vita a fermacarte, custodie per cellulari e lettori musicali e anche “vestitini” termici per bottiglie, lattine, bicchieri e mugs. E’ facile intuire l’estrema versatilità di questa tecnica che consente di realizzare innumerevoli schemi e modelli, adoperando qualsiasi colore e dimensione di desideri di filato.
La tecnica consiste principalmente nella lavorazione all’uncinetto a maglia bassa in tondo (si può lavorare anche ai ferri circolarmente o con la tecnica dell’anello magico con il ferro circolare), ma a differenza della lavorazione tradizionale europea della maglia bassa, la maglia amigurumi si lavora prendendo ambedue i fili della maglia sottostante e non soltanto quello che volge al lato esterno del lavoro.
Il volume e la forma dei soggetti si ottengono tramite aumenti e diminuzioni del numero delle maglie lavorate su ogni “giro”; per questo motivo è molto importante lavorare tenendo uno schema del lavoro che si sta realizzando sempre sottomano, e facendo attenzione a non perdere il conto dei giri che si sono realizzati. Questi aumenti e diminuzioni possono essere ottenuti secondo varie tipologie di “maglie”: ovviamente le più apprezzate sono quelle che garantiscono una continuità nella texture della superficie dell’amigurumi e vengono chiamate aumenti e diminuzioni invisibili.
La realizzazione procede in tappe distinte durante le quali si realizzano le differenti parti del corpo del soggetto che vengo poi unite secondo lo schema desiderato. Successivamente alla realizzazione del corpo principale vengono aggiunti dettagli realizzati ai ferri o all’uncinetto, oppure in materiali differenti, come occhietti in plastica, bottoni, nastrini, anelli, spille e quant’altro la fantasia del realizzatore suggerisca.
I vari “pezzi” si possono realizzare anche in due o più colori alternandoli a piacimento, la maglia speciale usata per cambiare il colore del filato è piuttosto semplice e se realizzata alla perfezione dà un risultato “naturale” e quasi invisibile. Gli uncinetti o i ferri utilizzati sono leggermente più piccoli di quelli che si utilizzerebbero per il diametro di filato scelto. Questo perchè la lavorazione deve essere serrata e resistente per tenere al suo interno l’imbottitura, solitamente in poliestere (imbottitura da cuscini), avanzi di filato o bambagia.
Materiali necessari
Gli strumenti e materiali necessari sono pochi e generalmente non costosi.
Filati. Filati di lana pettinata di peso, oppure filati acrilici che risultano anche più economici
Uncinetti o ferri da calza. Per qualsiasi filo che si stia usando, si devono utilizzare ferri o un uncinetto di almeno due taglie più piccoli di quelli tradizionalmente indicati per lavorare il filato scelto.
Imbottitura. Poliestere per cuscini, avanzi di filati, pezzettini di gommapiuma molto piccoli. Per stabilizzare l’amigurumi spesso si usano dei pesi come sassolini, biglie, riso, legumi secchi o palline di polietilene. Pesi realizzati con materiale sciolto donano all’oggetto un ulteriore effetto antistress di manipolabilità plastica.
Occhi. Si possono ricamare con ago e filo oppure generalmente vengono usati i costosi e difficili da reperire occhi di sicurezza per animali di peluche (un occhio su un gambo lungo con una rondella di fissaggio) ma è possibile utilizzare tranquillamente perline, bottoni, ritagli di tessuto, dischi all’uncinetto e così via.
Naso. Si può ricamare con ago e filo, oppure usare un naso in plastica di sicurezza per peluches (come per gli occhi) o un pezzetto di tessuto.
Altro. Ago, filo e spille. Si possono usare i “contagiri” che si applicano alla fine del giro che si sta lavorando,per aiutare a tenere il conto cosa molto importante dato che la forma dell’amigurumi si realizza proprio attraverso aumenti e diminuzioni sui giri. Se si intendono realizzare amigurumi destinati ad un uso specifico occorrerà ovviamente il materiale per adattarlo a questo uso, ad esempio nel caso di un portachiavi servirà un anello di metallo da portachiavi, se si intende farne una spilla occorrerà una base per spilla sul quale fissare il lavoro, e così via. Effetti sofisticati si ottengono utilizzando come accessori le miniature da casa delle bambole, molto costose, ma di ottima finitura e scala di dettaglio finissima.