Quando ci si avvicina al mondo della riproduzione audio musicale in alta definizione si rimane di stucco dal prendere coscienza di quanti differenti tipi di impianti Home Theatre vi siano.
Abbiamo dunque tentato di riassumere alcuni consigli al fine di scegliere l’impianto Home Theatre, o almeno avere una idea più chiara su cosa stiamo acquistando.
Per prima cosa, come sempre, non lasciamoci condizionare dal prezzo, un prezzo elevato non è detto significhi sempre una maggiore qualità rispetto a altri prodotti meno costosi.
Un primo elemento distintivo tra i vari modelli sono i Watt RMS. Tale dicitura misura la potenza massima erogabile dall’impianto acustico, senza distorsione, ovvero in maniera pulita. In parole povere vuol dire che se possediamo un impianto con indicato che lo stesso eroga 600 Watt RMS, questo significa che oltre i 600 Watt erogati avremo una distorsione audio.
Questo dato non va invece confuso con l’altro dato sui Watt generalmente comunicato, ovvero i Watt PMPO. Questo è l’indice di misura del massimo Watt che l’impianto può sopportare prima di rompersi. Dunque un impianto che eroga 600Watt RMS può andare anche oltre tale valore ma creando distorsioni, mentre un impianto che eroga 600Watt PMPO andando oltre tale valore provocherà la rottura del diffusore audio.
Entrambi i dati sono importanti e devono essere comunicati dal produttore. Non vi è modo, infatti, avendo un dato di calcolare l’altro poiché essi dipendono dalla forma e dalla tipologia dell’impianto diffusore e variano da modello di impianto a modello. Solo il produttore dunque che ha studiato e sviluppato il proprio modello di diffusore saprà quanti Watt RMS eroga e quanti Watt PMPO sopporta.
Allo stesso modo il produttore dovrà comunicarci quanti satelliti servono per avere un effetto immersivo. Infatti non è affatto vero che serve un 5.1, ovvero 5 casse audio, per avere un effetto immersivo, già con un 2.1 potremo avere un buon effetto immersivo e una ottima qualità di suono. Tanto per fare un esempio, il Dolby surround è prettamente legato alla combinazione di due satelliti e un subwoofer, ovvero a un 2.1
Questo significa che la scelta tra 2.1, ovvero Dolby surround, e 5.1, ovvero Dolby Digital, dipende dalla configurazione della nostra stanza. Se vi è spazio per un 5.1 avremo qualche effetto in più, altrimenti un 2.1 è più che sufficiente. Il Dolby Digital infatti non fa altro che darci qualche effetto audio aggiuntivo riducendo in verità in parte la qualità dell’audio. La perdita di qualità audio è comunque impercettibile a orecchio umano, motivo per il quale il sistema Dolby Digital, pur avendo qualità audio inferiore ma impercettibile o quasi, ha riscosso largo successo visto che offre qualche effetto in più.