Scelta attraverso la quale bene o male tutti passiamo, individuare l’aspirapolvere adatto potrebbe risultare meno semplice di quanto si suppone.
In commercio, infatti, esistono un’infinità di modelli differenti che generalmente variano, oltre che per accessori, per potenza, per tipologia, ovvero a contenitore, sacchetto, traino, vapore, per design, per dotazione di filtri, per funzioni.
Vediamo dunque di analizzare le varie caratteristiche che un aspirapolvere possiede al fine di determinare come scegliere l’aspirapolvere.
La prima e indispensabile riflessione è del tutto individuale e risulta essere legata all’uso che faremo dell’aspirapolvere. Per esempio la necessità di pulire zone ubicate su più piani ci farà preferire un aspirapolvere meno pesante rispetto a zone su un piano unico, il fatto di trovarsi a pulire con l’aspirapolvere anche zone quali il garage o gli esterni ci farà magari preferire un modello con pompa ad acqua rispetto a uno a sacchetto. In ogni caso è sempre sconsigliabile un aspirapolvere che pesi più di dieci kg visto che diventa difficile da manovrare.
La dimensione della zona da pulire, ancora, determinerà anche la lunghezza del cavo di alimentazione, anche se è bene non sia mai inferiore ai quattro metri, che già sono una misura molto corta. Una delle cosa più fastidiose, infatti, è quella di cambiare continuamente presa per l’aspirapolvere. Altro elemento fondamentale per l’aspirapolvere è la dotazione sia di un tubo rigido e telescopico che di un tubo flessibile e resistente. In particolare, tra i due, facciamo atttenzione che il secondo sia appunto ben resistente onde evitare frequenti rotture.
A seconda dell’uso, poi, potremo aver bisogno di più o meno accessori da applicare all’aspirapolvere. Consideriamo come basilari nella dotazione:
La spazzola universale – Che useremo per pulire la gran parte delle superfici
La spazzola triangolare – Ottima per pulire negli angoli
La spazzola a setole retrattili – Necessaria se possediamo superfici in parquet che non vogliamo rigare
La spazzola rotonda – Che useremo per i mobili e i suppellettili
La bocchetta a lancia – Ideale per pulire nelle fessure più strette
La spazzola con forma di pennello – Che permetterà di pulire i termosifoni
La turbo spazzola – Elemento adatto a usi più complessi ma indispensabile se viviamo con animali o portiamo capelli lunghi proprio per aspirare peli, capelli e particelle complesse da pulire
I panni specifici – Se l’aspirapolvere genera vapore.
La potenza invece ci servirà per determinare il consumo dell’apparecchio ma non è detto che a maggiore potenza corrisponda anche maggiore capacità aspirante. Infatti la capacità aspirante si determina in watt aria, che saranno appunto il dato che dovremo osservare, se indicato, per capire, oltre i consumi, anche la reale differenza in termini aspiranti tra un dispositivo e un altro.
Infine, dovremo scegliere tra le varie tipologie di raccolta dello sporco, ognuna coi suoi pro e contro.
Gli aspirapolveri con raccoglitore a sacchetto sono generalmente più economici ma costeranno di più nel tempo per acquisto di sacchetti. In compenso hanno il vantaggio che lo sporco si raccoglie in un comodo sacchetto, facile da buttare. Va tuttavia osservato che ci sia un indicatore che ci dica quando il sacchetto è pieno, per facilitarne le operazioni di controllo e sostituzione.
I modelli a contenitore sono molto comodi, non prevedono costi per acquisto di sacchetti e il contenitore è lavabile ma, a seconda dei modelli, possono comportare il riversamento di polveri e sporco nell’aria quando apriamo il contenitore. Il filtro ad acqua ci permette di aspirare anche liquidi ed usare l’aspirapolvere in garage, cantina ed esterni ma è generalmente costoso. Infine si stanno diffondendo i modelli con filtraggio Hepa, ovvero che filtrano e imprigionano anche gli acari e i batteri. Sono ottimi, anche se costosi, ma dovremo fidarci del produttore perché non potremo controllare se il filtraggio promesso poi effettivamente avviene o meno.