Elettromestico entrato ormai in molte abitazioni, vediamo come scegliere la lavastoviglie tra le tante possibili soluzioni che troviamo sul mercato.
Girano ancora molte errate convinzioni sulla lavastoviglie, tra cui quella che lavare i piatti con la lavastoviglie sia più costoso rispetto a lavarli a mano. Ebbene, sappiate che è stato dimostrato coi numeri che lavare i piatti a mano costa di più e possiamo giungere a questa soluzione anche empiricamente.
Prima di tutto la lavastoviglie ci permette di accumulare i piatti e non doverli lavare ogni singola volta, secondo, se sommiamo la quantità di acqua e detersivo che utilizziamo per lavare i piatti a mano le tre o quattro volte che li laviamo durante il giorno, ci rendiamo conto che è maggiore rispetto all’unico lavaggio giornaliero che possiamo effettuare con la lavastoviglie. Inoltre lavando i piatti a mano avremo una spesa ulteriore per l’acquisto dei guanti e comunque consumeremo energia per ottenere l’acqua calda, indispensabile per sgrassare bene le stoviglie. Se invece laveremo i piatti senza guanti, inevitabilmente finiremo con lo spendere soldi per acquistare una crema mani.
In questo modo ci rendiamo conto che in effetti usare la lavastoviglie non è più costoso rispetto il lavaggio a mano. Ma non solo, se acquisteremo una lavastoviglie programmabile con partenza ritardata potremo anche metterla in funzione di notte, non disturberete i vicini, le moderne lavastoviglie sono molto silenziose, usufruendo così di sconti sull’energia elettrica.
Però ora basta con le premesse ed entriamo nel vivo della discussione, vediamo come scegliere una lavastoviglie.
Per prima cosa pensiamo alla dimensione. Se anche se siamo single, o siamo in due o tre, pensiamo a una lavastoviglie che possa permettere di gestire dodici coperti. Il vantaggio sarà quello di poter lavare in una sola volta le stoviglie di colazione, pranzo e cena pentole incluse oppure di poter gestire anche le cene pasquali e natalizie quando magari abbiamo qualche invitato in più.
Secondo optiamo per una classe energetica alta come A, AAA o AAB, la differenza rispetto alle lavastoviglie classe C si fa sentire nella bolletta della corrente e dell’acqua anche se costa un pochino di più in sede di acquisto. Le classi energetiche elevate infatti non solo consumano meno ma possiedono anche programmi, come quello Eco, che permette di risparmiare il 50% del consumo di acqua.
Non servono infiniti programmi, ma controlliamo sempre vi siano almeno i basilari ovvero lavaggio completo, lavaggio Eco, solo ammollo e mezzo carico nonché la possibilità di partenza ritardata per i motivi che abbiamo già esposto.
Ovviamente, a seconda che la lavastoviglie sia incassata o meno cambierà il design, nel caso sia una lavastoviglie esterna sfoghiamoci sui colori, magari osando un poco.
Nell’uso comune, invece, ricordiamo di sciacquare sempre le stoviglie prima di metterle nella lavastoviglie: in questo modo eviteremo di intasare gli scarichi. Allo stesso modo usando le pastiglie all-in-one avremo migliori risultati di pulizia e non dovremo ricordarci il brillantante. Una volta al mese va poi controllato il livello dei sali ed effettuato un lavaggio a vuoto con aceto o ammoniaca per pulire scarichi e filtri. Infine, ogni 10 giorni circa, sciacquiamo il filtro della lavastoviglie sotto l’acqua corrente usando una spugnetta per eliminare residui di cibo.