La coltivazione dell’aglio è una delle più semplici da realizzare, adatta a chiunque, anche a chi generalmente ritiene di non essere esperto.
Per coltivare l’aglio non è richiesto nulla in particolare e in più la pianta non è generalmente soggetta a malattia, tuttavia dovremo comunque fare attenzione a piantare l’aglio in una zona dove non ci siano ristagni d’acqua che è l’unico vero nemico dell’aglio.
Diciamo innanzitutto che esistono vari tipi di aglio, il più conosciuto e coltivato nell’Europa meridionale è l’Allium sativum, al quale si affiancano altre specie come l’Allium vineale, l’Allium ursinum, l’Allium fragrans, l’Allium oreaceum.
Potremo comprare i bulbilli direttamente nei negozi specializzati, o semplicemente piantare quelli dell’aglio che compriamo normalmente. È tuttavia opportuno piantare aglio biologico, poiché a volte l’aglio non biologico viene sottoposto a speciali trattamenti chimici affinché non germogli.
Piantare l’aglio è ugualmente una operazione semplice: scaviamo piccole buche, di circa 3 cm di profondità, in ognuna delle quali metteremo un bulbillo facendo attenzione l’apice sia rivolto verso l’alto. A loro volta è bene posizionare le buche in file parallele distanti dai 25 cm ai 40 cm e con un intervallo nella medesima fila di circa 15 cm tra una buca e l’altra. Questo permetterà una crescita ordinata delle piante, con uno spazio di aria sufficiente per lo sviluppo di ognuna.
Il periodo adatto per piantare l’aglio va da novembre a marzo. Considerando che lo stesso cresce e matura in circa cinque o sei mesi, a seconda della zona, per l’aglio piantato in novembre la raccolta sarà nella primavera; per quello piantato nei mesi successivi si protrarrà in avanti fino a giungere a una raccolta invernale per quello piantato in marzo.
Come dicevamo, l’aglio non ha un terreno preferito: cresce bene ovunque purché sia ben drenato. Ciò nonostante alcune specie, come l’Allium ursinum, crescono meglio in terreni torbosi e umidi. Va dunque fatta una piccola ricerca in base al tipo di aglio che vogliamo piantare, visto che ne esistono oltre 300 tipi differenti, ma se pianteremo Allium sativum, sole e terreno drenato, saranno sufficienti.
Consideriamo invece che è inutile piantarlo in inverno, l’aglio matura con temperature tra 15 e 20 gradi. Non giungerebbe quindi a maturazione e rimarrebbe dormiente fino alla primavera. Dovremo invece tagliare gli steli floreali per evitare che i fiori tolgano nutrimento al bulbo: in questo modo avremo spicchi di aglio più grossi.
L’aglio è pronto per la raccolta quando le foglie sono secche. La raccolta avviene per estirpazione della pianta, che poi viene lasciata a seccare per una settimana. Si può quindi prendere i bulbi, pulirli e utilizzarli oppure conservali in casa.
Luogo di conservazione adatto per l’aglio è una credenza, senza essere chiuso in sacchetti, in scatole o in frigorifero. Così come non va messo in zone umide, non va neppure esposto in forma diretta ai raggi solari. La durata media della conservazione dell’aglio, se adeguatamente arieggiato, si aggira sui sette mesi.