La coltivazione cime di rape è semplice e adatta a qualsiasi tipo di persona, anche se non è esperta. Infatti per coltivare le cime di rapa non si necessita di accorgimenti particolari e di terreni speciali e neppure di essere costanti nell’annaffiatura.
Vediamo quindi come coltivare le cime di rapa, in modo da ottenere cime di rapa biologiche, prodotte direttamente nel nostro orto e così accompagnare i nostri piatti preferiti durante il periodo autunnale e invernale.
La coltivazione di questo prodotto viene solitamente effettuata nel periodo autunnale essendo le cime di rapa sensibili al gelo e al contempo non amando l’eccessivo calore. Il periodo necessario per coltivare le cime di rapa dipende dalla specie che abbiamo scelto di piantare, alcune specie si sviluppano e maturano in soli quaranta giorni, mentre altre possono richiedere anche mesi. Comunque il clima contribuirà sulla effettiva durata del periodo di coltivazione.
In considerazione dunque del fatto che la pianta per maturare non richiede troppo calore né gelate, a seconda dell’ubicazione in cui viviamo, il periodo giusto per la semina è giugno o luglio al nord oppure settembre o ottobre al sud, così avremo raccolte prima delle gelate al nord ed eviteremo la semina con eccessiva calura al sud. La semina viene effettuata direttamente in pieno campo e non vi è bisogno di seguire particolari attenzioni.
Qualsiasi tipo di terreno può andare bene per procedere alla coltivazione delle cime di rapa così come non sarà necessario concimare il terreno. Va comunque detto che terreni senza ristagni d’acqua sono preferibili a terreni umidi così come si tratta di una coltivazione adatta a terreni che in precedenza furono utilizzati per coltivare pomodori o coltivare zucchine. Risulta essere invece meno indicata, ma pur sempre possibile, la coltivazione delle cime di rapa in terreni che in precedenza ospitavano rape, cavoli cappuccio, cavolfiori, rucole visto che queste piante attingono tutte gli stessi nutrienti dal terreno.
Le cime di rapa difficilmente vengono attaccate da parassiti, non è dunque necessario ricorrere a particolari trattamenti. Al massimo è possibile vengano attaccate da raspaiole, caso in cui si può risolvere il tutto rimuovendo le larve per tempo.
Una volta germogliate le piante è bene diradarle, affinché abbiano uno spazio di aria sufficiente per crescere: a tal fine lo spazio indicativo che va lasciato tra una pianta e l’altra è di 15 cm o 20 cm, ma potremo regolarci meglio guardando il ciclo vitale della pianta stessa. Infatti più tempo necessita per crescere e maturare, maggiore dimensione avrà la pianta, quindi maggiore spazio andrà lasciato tra una pianta e l’altra.
Nel momento in cui le infiorescenza saranno ben sviluppate, andremo a effettuare la raccolta, taglieremo la parte superiore della parta per circa 15 cm o 20 cm di stelo, in modo che la pianta rimanente possa rivegetare nuovamente. Faremo attenzione però a raccogliere le infiorescenze prima della fioritura.