Abbiamo tentato di riassumere in un unico articolo quelle che sono le line guida che dovremmo seguire nel momento in cui ci troviamo a decidere come scegliere il condizionatore.
Ormai il condizionatore è un elettrodomestico che viene installato in sempre più abitazioni e risulta essere entrato nella lista degli elettrodomestici di uso comune. Esistono però molti modelli e la scelta da fare varia in base al tipo di uutilizzo.
Iniziamo dicendo che esistono i condizionatori si dividono in due categorie, le pompe di calore e i raffrescatori. La differenza tra i primi e i secondi risiede nel fatto che i primi sono in grado di riscaldare un ambiente e non solamente di raffrescarlo. Riscaldare un ambiente con un condizionatore conviene economicamente rispetto a un normale termosifone elettrico, avendo un costo inferiore di circa il 67%, ma ovviamente incide di più rispetto adun sistema di riscaldamento ordinario a caldaia.
Ogni categoria, a sua volta, si suddivide in altre due sotto categorie, i condizionatori con tecnologia inverter e quelli con tecnologia on off. I primi sono quelli che permettono una maggiore efficienza energetica, e che determinano un maggiore costo dell’apparecchio, visto che il compressore modula l’intensità del getto di aria richiesto in base alla temperatura del locale, all’avvicinarsi alla temperatura impostata il getto gradualmente riduce di potenza. Quelli on off invece possiedono un getto di aria costante che si accede e si spegne al raggiungimento della temperatura desiderata. Non è detto che i primi siano sempre preferibili ai secondi, per esempio se lo split del condizionatore va ubicato in un corridoio per servire più stanze la tecnologia on off è preferibile visto che fornirà un movimento di aria costante.
Come abbiamo già anticipato, il tipo di tecnologia applicato al condizionatore determina l’efficienza energetica, questa, come sappiamo, dal 2004 viene misurata attraverso una scala che va dalla lettera G alla AA. Gli apparecchi con tecnologia on off non vanno generalmente oltre la scala C mentre quelli a tecnologia inverter raggiungono la doppia A.
Ulteriore divisione può essere fatta tra climatizzatori fissi e mobili, i primi devono essere installati da personale specializzato mentre i secondi no, i secondi però, per funzionare, hanno bisogno dell’aria calda esterna alla zona da raffrescare, fatto che comporta minori risparmi energetici. Inoltre i condizionatori portatili sono in genere più rumorosi di quelli fissi, anche se oggi sono disponibili alcuni modelli silenziosi come spiegato in questa guida sul sito Ilcondizionatoreportatile.com, e richiedono anche una maggiore manutenzione visto che deve essere svuotato il serbatoio.
Nella scelta del condizionatore va prestata attenzione al fatto che i fluidi refrigeranti contenuti siano del tipo R134, R407C e R410A, per evitare che nel giro di poco tempo divengano fuori legge, e che possieda timer e termostato digitale, che permettono di programmare accensione e temperature dell’impianto anche quando non siamo in casa.
Nel caso di in condominio, faremo inoltre attenzione alla rumorosità dell’impianto, che potrà essere uno degli elementi in base ai quali preferire una condizionatore al posto di un altro.
La presenza infine di varie certificazioni, quali Eurovent, ISO9001, ISO14001, CE, comporteranno un aumento dei costi del condizionatore ma allo stesso tempo garantiranno maggiore efficienza e risparmio.