State progettando la cucina dei vostri sogni, e ora siete davanti al fatidico dubbio: piastra a gas o elettrica? Al di là del vostro gusto personale e dell’innegabile comodità di non dover scrostare griglie e fornelli, ci sono tre elementi da valutare attentamente prima di fare una scelta: il budget, le esigenze di cottura e il risparmio energetico. Vediamo perché.
Gas o piastra? La cucina con i fornelli a gas la conoscete sicuramente: è quella che funziona con i fuochi e le griglie ed è il sistema usato da sempre, dalle nostre mamme e delle nostre nonne. Da qualche anno i piani elettrici si stanno diffondendo. Evoluzioni come quella in vetroceramica (dal nome del materiale nero con cui è costruita) e quella a induzione, che sfruttano appunto il principio dell’induzione elettromagnetica per trasmettere il calore alle pentole, sono le più quotate.
Fornello a gas: pro e contro. I fornelli a gas hanno l’indubbio vantaggio di essere più facili e intuitivi da usare, almeno all’inizio, anche perché sono quelli con cui tutte siamo cresciute e su cui abbiamo imparato a cucinare le nostre prime ricette. Quindi, soprattutto per la modulazione e la regolazione della temperatura della cottura, potreste trovarvi decisamente più a vostro agio. Inoltre, la piastra con i fornelli costa in media meno di quella in vetroceramica o di quella a induzione. Ma in questo caso il risparmio rischia di essere solo apparente, perché i fornelli a gas sono più economici ma anche meno efficienti dal punto di vista energetico. Il calore della fiamma si disperde molto di più dell’energia elettrica, e se ne sfrutta soltanto il 55%. Un altro vantaggio della cucina a gas è che – non usando energia elettrica – funziona anche quando c’è un blackout. Di contro invece c’è che sono meno sicuri di quelli elettrici. E sono più difficili da pulire, come sa chiunque abbia provato a sgrassare e scrostare i fornelli.
Piastra: pro e contro. Se avete deciso di puntare sulla piastra elettrica, la scelta va fatta tra le piastre in vetroceramica e quelle a induzione. Le prime sono meno efficienti energeticamente di quelle a induzione perché hanno maggiore dispersione di calore. Questo genera un problema che può essere fatale per la vostra pelle. Riscaldandosi tutto il piano di cottura, rischiate di prendervi una bella scottatura. La piastra a induzione invece sfrutta i campi elettromagnetici. Questo vuol dire che trasmettono il calore soltanto all’acciaio della pentola (meraviglie della tecnologia!) e non al piano tutto intorno. Ma anche questa tipologia di piastra ha un piccolo inconveniente, potete cucinare soltanto con pentole per induzione, realizzate in acciaio. Insomma, sulla cucina a induzione non potrete usare quelle magnifiche tagine in ceramica che avete portato dal vostro viaggio in Marocco.
In alcuni casi anche a usare la macchinetta del caffè (quelle più economiche soprattutto che hanno il fondo in alluminio e non in acciaio) può presentare dei problemi. Ma nella cucina a induzione ci sono due vantaggi fondamentali: il risparmio energetico (usano il 90% dell’energia prodotta, si usano solo 1,2 KW contro i 2,2 KW di quelle a gas) e la velocità di cottura. Provare a far bollire l’acqua su una di queste piastre a capirete cosa intendo. Grosso svantaggio, purtroppo, il costo, che può arrivare fino a 1000 euro.