In questa guida spieghiamo come lucidare l’ottone, materiale affascinante, in grado di ricreare il calore e la bellezza dell’oro e che offre il meglio di sé quando è lucido, ma che purtroppo, a differenza dell’oro, è soggetto a ossidazione e necessita di una cura particolare.
Innanzitutto dobbiamo decidere se intervenire lucidando l’oggetto o meno, il fatto che sia ossidato non significa per forza che sia anche da pulire. Talvolta l’ossidazione offre all’oggetto una patina anticata che lo valorizza, altre volte invece lo deprezza e questi sono i casi nei quali intervenire.
La prima cosa da fare, ancora prima di iniziare a lucidare l’ottone, è determinare se l’oggetto che abbiamo tra le mani sia davvero ottone o meno. Prendiamo dunque una calamita e avviciniamola all’oggetto, se avvertiremo attrazione tra calamita e oggetto vorrà dire che non abbiamo tra le mani un oggetto di ottone e che quello che vediamo come ottone non è altro che una laccatura in ottone. In tale caso evitiamo qualsiasi intervento radicale per non danneggiare o rimuovere la laccatura, solitamente molto delicata, e limitiamoci alla pulizia.
Per pulire l’ottone, in una bacinella mescoliamo acqua tiepida e sapone delicato e immergiamo in essa l’oggetto, detergendolo con un panno morbido. Questo leverà sporco e residui oleosi. Eventualmente utilizziamo uno spazzolino per lo sporco più difficile da togliere o le zone difficilmente raggiungibili.
Stabilito che il materiale è di ottone, possiamo procedere con operazioni più radicali di pulizia e lucidatura. Per prima cosa dobbiamo togliere il rivestimento laccato con il quale si protegge l’ottone grazie a specifici solventi per vernice che troviamo in commercio.
Se il rivestimento era intatto, non servirà pulire l’ottone poiché era questo a essere rovinato ma non il materiale, quindi potremo procedere a stendere nuovo lucido sull’ottone. Se invece ci fosse bisogno anche di lavare l’ottone, seguiamo le indicazioni segnalate in precedenza.
Per lucidare l’ottone verseremo un poco di lucido su un panno morbido e con esso effettueremo le operazioni di lucidatura prima e di asciugatura poi.
Al termine apporremo nuovamente la vernice protettiva utilizzando una delle apposite vernici che troviamo in commercio e che prolungherà l’effetto di lucentezza. Per stendere la vernice protettiva useremo un pennellino o dell’ovatta e avremo cura di non toccare l’oggetto fino ad avvenuta asciugatura oltre che evitare accumuli di prodotto in alcuni punti.