In questo articolo spieghiamo come effettuare la coltivazione del rosmarino. Pianta aromatica per eccellenza, il rosmarino è una arbusto mediterraneo che possiamo facilmente coltivare sia in giardino che in vaso, su di un terrazzo.
Adatto anche per chi non ha il pollice verde, il rosmarino non necessita di particolari cure ed è in grado di sopravvivere sia in pieno sole che all’ombra, e anche in presenza di poca acqua. Anzi il ristagno d’acqua e in genere l’eccessiva irrigazione è forse l’unico vero nemico del rosmarino, questo è alla base delle più comuni cause di malattia di questa pianta.
Pur resistendo anche all’ombra, il rosmarino ama il sole e per questo la posizione ideale nel quale ubicarlo sarà un balcone o un terrazzo soleggiato ed esposto a sud piuttosto che in pieno giardino. Qualora effettuassimo una coltivazione in vaso, ogni primavera provvediamo a rinvasare la pianta in un vaso più grande aggiungendo terriccio drenante arricchito con concime organico. Poniamo alla base del vaso, inoltre, alcuni sassi per ridure il ristagno di acqua e umidità; ideali a tal fine per massimizzare la traspirazione sono i vasi di creta.
Generalmente è piu che sufficiente una innaffiatura ogni tre giorni, o comunque quando vediamo il terriccio asciutto. Unica eccezione è il primo anno di vita della pianta in cui potremo eccedere con una innaffiatura diaria. Durante l’inverno, particolarmente se si tratta di un inverno molto rigido o piovoso, potremo evitare totalmente di innaffiare la pianta per evitare il congelamento della stessa. Sempre durante il periodo invernale sarà bene rivestire la pianta con un telo di tessito per proteggerla dal gelo o dalla neve. Se vogliamo ottenere la massima produzione di foglie potremo concimarlo con un concime specifico per piante verdi ogni 15 giorni.
Per gli usi culinari possiamo utilizzare i rametti più alti della pianta, la quale in questo modo non si svilupperà in altezza ma in larghezza e sarà invogliata a far crescere nuovi rametti dalle parti basse, sostituendo così le vecchie rame. Nel fare questo però facciamo attenzione a non creare graffiature alla pianta: per questo è preferibile sempre tagliare le rame con una forbice e non strapparle con le mani. Le forbici producono un taglio netto che verrà rimarginato facilmente mentre quando si strappa manualmente il rametto è possibile che una parte della corteggia non si rompa bene creando lacerazioni che, soprattutto d’inverno, possono condurre la pianta alla morte.
La riproduzione avviene per talea: è sufficiente tagliare un rametto che presenti la parte basse dello stesso legnosa della lunghezza media di 10 centimetri e piantarlo in un vaso composto al 50% da sabbia e al 50% da terra.