Oggi parliamo della coltivazione della lavanda.
La lavanda è una pianta dal profumo magnifico, tanto è vero che essiccando i suoi fiori e mettendoli nei nostri cassetti è possibile sempre godere di vestiti dal profumo fresco e naturale. Risulta anche particolarmente facile da coltivare, richiede infatti poche attenzioni e rare potature.
Terreno. La lavanda, al contrario della maggiore parte delle pianete, non richiede terreni particolarmente pregiati. Essa si trova bene nei terreni calcarei, molto secchi, dove l’acqua non ristagna e non acidi. In queste condizioni ci possiamo assicurare una pianta resistente alle intemperie e molto longeva, soprattutto se la concimeremo di tanto in tanto per favorire anche una fioritura particolarmente rigogliosa.
Coltivazione. La lavanda non richiede grandi attenzioni, in quanto non va annaffiata regolarmente. Se proprio abitate in una zona con i climi molto aridi, basterà bagnarla una volta ogni due o tre settimane per renderla una pianta felice e prosperante. Le condizioni si fanno più difficili se abitate in posti molto freddi, in questo caso dovrete cercare di dare alla pianta la maggiore esposizione possibile al sole, assicurarvi che la specie sia adatta ai climi freddi, come lo sono l’officinalis e l’angustifolia. Con queste due precauzioni, anche con il freddo invernale, la vostra pianta di lavanda non patirà le condizioni climatiche, e sarà un cespuglio sano e robusto anche per diversi anni.
Potatura. L’unica attenzione che la lavanda richiede è la potatura. Bisogna distinguere tra quella del primo anno e quelle successive, nel primo anno avverrà subito dopo la fioritura, alla base dei fiori. Dopodiché, una volta l’anno, in primavera, dovrete tagliare drasticamente i rami ben al di sotto dei fiori in modo da dare alla pianta una forma a palla, molto bella esteticamente. Potete anche approfittare della potatura per ottenere delle talee della vostra, vi basterà tagliare uno dei rami laterali non fioriti.