I costanti interventi di manutenzione del prato
La gestione del tappeto erboso richiede costanti interventi di manutenzione e di cura in modo tale da manterenere il proprio prato sempre verde e bello.
Ecco le principali operazioni da compiere
La falciatura o tosatura dell’erba è l’operazione principale da cui dipendono la bellezza, la qualità e la resistenza del prato.
Con il taglio si spuntano e si rimuovono quei centimetri d’erba che superano l’altezza stabilita.
Per capire il giusto momento per tosare bisognerebbe sempre osservare l’erba in modo tale da capire quando diventa necessario il taglio.
La regola generale suggerisce di tagliare l’erba poco e spesso, rimuovendo quindi con ogni taglio solo una piccola quantità di massa fogliare. Tuttavia la frequenza del taglio deve tener conto anche di altre caratteristiche del prato come possono essere la specie vegetale e l’età del proprio tappeto verde.
Taglio in base all’utilizzo del prato
In base all’ uso che se ne intende fare (ornamentale o sportivo, ad esempio), il prato deve ricevere una manutenzione in fatto di taglio in base al tipo. Differenti saranno le altezze, indicate dai valori numerici
Ippodromo 7-10 centimetri.
Parco o giardino pubblico 5-6 centimetri.
Campo da calcio o da rugby 3 centimetri.
Giardino privato 3,5-4 centimetri.
Campo da tennis e green da golf addirittura fino a 4 o 7 millimetri.
Quando tagliare il prato in base alla specie vegetale
Risulta essere quindi importante scegliere un tagliaerbe elettrico che permetta di ottenere l’altezza desiderata.
Le erbe dotate di rizomi e di stoloni destinate molto spesso alla formazione di campi da golf come nel caso dell’Agrostis possono essere tagliate ad un’altezza molto più bassa (addirittura 3-4 millimetri) rispetto a quelle con cespi, quali ad esempio Lolium perenne, Festuca arundinacea, Poa pratensis che non possono essere tagliate al di sotto dei 3-4 centimetri.
Il taglio anno dopo anno
Nel corso del primo anno il prato va tagliato con attenzione e delicatezza, in quanto si sta ancora assestando. Solo quando le radici dell’erba sono ben radicate e i culmi d’erba hanno raggiunto i 5 cm circa d’altezza, si può procedere al vero taglio. Il taglio deve avvenire su terreno asciutto con tosaerba non troppo pesanti e in grado di tagliare l’erba in modo netto anzichè strapparla. Nel primo anno bisogna attenzioni maggiori; ad esempio di consigliano numeri di taglio molto bassi (indicativamente sino a un numero massimo di 8-10) e l’altezza di taglio sempre leggermente superiore a quella indicata per la specifica destinazione e la specie vegetale. Dal terzo anno in poi, un prato ornamentale curato e trattato con eventuali trattamenti di concimazione, irrigazione e diserbo, richiede da 15 a 20 tagli l’anno, il primo da eseguire indicativamente agli inizi di marzo e l’ultimo a fine novembre.
La frequenza dei tagli
La quantità di massa verde asportata è influenzata da alcuni fattori:
dal ritmo di crescita dell’erba
dal ritmo di crescita regolato a sua volta dalle condizioni ambientali (temperature, precipitazioni)
dalle pratiche colturali (irrigazioni, concimazioni e diserbi).
I tagli devono concentrarsi soprattutto in primavera e in autunno, stagioni nelle quali il prato cresce molto velocemente. Il tappeto erboso va incontro a stress in estate e a fine autunno ed è quindi consigliabile in questi periodi tagliare l’erba lasciando circa un centimetro in più dell’altezza normale: in tal modo la maggior copertura verde consente una protezione nei confronti del caldo estivo o del freddo invernale. Durante l’inverno i tagli sono generalmente sospesi.
Il numero dei tagli
Il numero dei tagli varia dal tipo di prato
un prato rustico si taglia 2-6 volte l’anno
il prato ornamentale generico 5-15 volte l’anno
il prato ornamentale fino 20-35 volte l’anno
un prato residenziale 15-24
un prato sportivo 25-40.
Problemi causati dal taglio troppo corto del prato
Tagliare un normale prato domestico molto basso evitando di seguire i consigli sul taglio per ciascuna specie può causare
diminuzione della fotosintesi
Rallentamento della crescita e scarso immagazzinamento delle sostanze di riserva
Maggiore vulnerabilità alle malattie e alle erbe infestanti
Bruciature o scottature nei periodi d’alta insolazione
Peggioramento generale dell’estetica del giardino.
Prati troppo alti
I prati tagliati con poco frequenza vanno incontro a altri tipi di problemi
allungamento eccessivo degli steli, con conseguente ingiallimento e indebolimento delle parti più basse del cespo erboso
limitato circolo d’aria e scarsa penetrazione di luce per gli strati più bassi del prato erboso, con conseguente riduzione della funzione fotosintetica
maggiori attacchi da parte di insetti dannosi e sviluppo di funghi
formazione di muschio
riduzione della bellezza e del pregio.
La manutenzione del prato è quindi semplice.