Come Utilizzare le Pile in Modo Ecosostenibile

L’energia portatile, vale a dire pile e batterie, permettono di evitare di tenere tutto legato a un filo. Tuttavia queste spesso riservano brutte sorprese al loro interno, i loro contenuti, come cadmio (Cd), piombo (Pb) sono sostanze estremamente pericolose che danneggiano l’ecosistema e che, accumulandosi nella catena rischiano di intossicare gli animali e infine anche l’uomo. Le pile contengono inoltre elettroliti, quali la potassa caustica o l’aci­do solforico, che sono sostanze altamente corrosive. Sebbene la legge prescriva di smaltire le pile usate negli appositi cassonetti per la raccolta differenziata, e non tra i rifiuti domestici, neanche il 50% delle batterie al NiCd, e soltanto il 10% delle pile, viene smaltito correttamente. Il cadmio è la sostanza più nociva conte­nuta nelle pile, e sebbene esistano alternative migliori, quali le pile al litio e al nichel metallo idrato, la vendita di batterie al NiCd si attesta sulle 3000 tonnellate annue. Va da sé che anche nichel, zinco e litio vanno smaltiti correttamente, anche perché si tratta di risorse preziose e disponibili in esigue quantità.

Lo sapevate?
Ogni persona consuma in media una decina di pile all’anno, e la tendenza è in aumento.
Produrre una pila usa e getta è un processo estremamente dispendio­so, che richiede da 40 a 500 volte più energia di quella erogata dalla pila stessa.
Il mercurio di una sola pila può avvelenare 800.000 litri d’acqua, con i quali è possibile coprire il fabbisogno idrico annuo di una co­munità di 1000 individui.
Circa il 70% dei consumatori smaltisce le pile usate tra i rifiuti dome­stici.

Consigli
Consegnate tutte le pile e batterie usate, anche quelle contenu­te nei biglietti d’auguri musicali o nelle scarpe da tennis con la suola luminosa, ai rispettivi punti cli raccolta. Ogni rivenditore d tenuto a ritirarle. Per le pile particolarmente tossiche è prevista l’apposizione di un simbolo raffigurante un cassonetto sbarrato, sotto il quale viene riportato il simbolo chimico del metallo pesante contenuto: Cd, Pb o Hg. Prima di acquistare un dispositivo a pile riflettete un momento: esistono anche calcolatrici, orologi da polso o radioline portatili dotate di efficienti celle solari, che funzionano anche in condizioni di scarsa illuminazione. Anche l’alimentazione a cavo è più economica ed ecologica. Oppure potete rendervi indipendenti e generare tensione con il lavoro manuale: alcune batterie di cellulari e radio sono caricabili a manovella, 30 secondi di carica corrispondono a 35 minuti di funzionamento.
Tutte le pile monouso possono essere rimpiazzate da batterie ricaricabili: l’ideale per i dispositivi che vengono usati spesso. Per i dispositivi meno utilizzati sono piir indicate le pile alcaline al manganese ricaricabili, decisamente più ecologiche. Basta con le batterie al NiCd, preferite – anche quando acquistate un nuovo dispositivo – le batterie al nichel metallo idrato o agli ioni di litio: non contengono cadmio, non producono un “effetto memoria” e hanno più capacità di carica. Le batterie al polimero di litio sono le favorite per la nuova generazione. In teoria le batterie resistono a un minimo di 500 fino a un massimo di 1000 cicli di carica, ma a condizione che siano utilizzate in modo proprio. Un impiego ecosostenibile delle batterie presuppone un caricabatterie di buona qualità, che non disperda energia e che sia munito di sistema di antisovraccarico, compatibile con la batteria.

Attenzione, non mettete le pile monouso in un caricatore, c’è il rischio che esplodano. Le pile al litio ricaricabili e le pile zinco-aria per apparecchi acustici sono tra le innovazioni recenti più ecosostenibili. ln conclusione Le pile sono costose: al prezzo di un paio di pile da 9V, potete acquistare una batteria di buona qualità. Le batterie di qualità superiore sono piuttosto costose, ma vi consentono di risparmiare in termini di consumi, se saprete utilizzarle nel giusto modo. L’elettricità ottenuta da celle solari e forza muscolare, invece, non costa niente.

Martina Silvi

Sono uno casalinga appassionata di cucina e decorazione d'interni. Ho iniziato questo sito per condividere consigli per rendere la casa accogliente e confortevole.