Le scossaline sono strisce di materiale impermeabile che vengono usate per sigillare il punto di unione di un tetto con una struttura muraria (muro esterno o base in muratura di un comignolo), cui vengono fissate con MALTA. In passato, il materiale abitualmente utilizzato era il piombo ma, dato il suo notevole costo attuale, è preferibile usare — soprattutto per riparare solo un tratto di scossalina —zinco o feltro bitumato.
Poiché lavori di questo tipo comportano un certo rischio, sarebbe opportuno servirsi di un ponteggio.
Riparazione della giunzione di malta
Se la malta che tiene fissata una scossalina presenta delle crepe o risulta scrostata, è bene staccarla completamente, con l’aiuto di uno scalpello e di un martello, rimuovendola anche dalla giunzione tra i mattoni. Con un pennello togliere ogni residuo dalla giunzione, bagnarla abbondantemente e risigillarla con nuova malta.
Se la scossalina è poco stabile, al punto che risulti necessario tenerla ferma mentre si applica la malta, infilare nella giunzione (tra il bordo superiore della scossalina e i mattoni) alcune zeppe di legno oppure ottenute arrotolando pezzetti di zinco o feltro bitumato. Appena la malta si è asciugata, togliere le zeppe e completare la sigillatura.
Riparazione e sostituzione della scossalina
Per riparare una scossalina fessurata, che causa dannose infiltrazioni attraverso il tetto, si può usare un sigillante a base di bitume o un apposito mastice, entrambi da applicarsi con una piccola cazzuola.
Per sostituire una scossalina molto danneggiata, si può usare (come detto in precedenza) il piombo o lo zinco o il feltro bitumato: i primi due vengono di solito venduti in fogli, il terzo in rotoli.
Con uno scalpello e un mazzuolo staccare sia la malta che tiene fissata la vecchia scossalina, sia la scossalina stessa, rimuovendo la malta dalla giunzione tra i mattoni per una profondità di almeno 2,5 cm ed eliminandone poi ogni residuo con un pennello. Misurare la larghezza della vecchia scossalina; dal materiale acquistato tagliare strisce di pari larghezza e di lunghezza tale per cui la loro messa in posa non risulti difficoltosa: usando piombo o zinco, che vanno piegati secondo un angolo ben preciso, è consigliabile che le strisce non superino i 150 cm di lunghezza.
Con una squadra falsa (una squadra regolabile che serve per il rilevamento e la definizione di qualsiasi angolo), misurare l’angolo formato dal tetto e dal muro nel punto di unione. Appoggiare una striscia di piombo o di zinco su un’asse e con un mazzuolo di legno piegarne ad angolo retto il bordo, per una larghezza di 2 cm, in modo da ottenere il lembo che dovrà essere inserito nella giunzione tra i mattoni. Portare poi il centro della striscia metallica in corrispondenza del bordo dell’asse e, sempre con il mazzuolo, piegarla secondo l’angolo in precedenza misurato con la squadra falsa. Se si è optato invece per il feltro bitumato, posizionarne una striscia in modo che il suo asse centrale coincida con il punto d’unione tra muro e tetto e, dopo averla ammorbidita con la fiamma di un saldatore a gas, piegarla con le mani (ovviamente, protette da robusti guanti da lavoro) secondo le angolazioni necessarie: raffreddandosi e, quindi, indurendosi, il feltro bitumato – manterrà la sagoma richiesta.
Dopo avere controllato che la superficie del tetto e del muro su cui va montata la scossalina sia ben pulita, bagnare abbondantemente la giunzione fra i mattoni e inserirvi il lembo ad angolo retto della striscia di metallo odi feltro, fermandolo con zeppe di legno oppure ottenute arrotolando pezzetti di metallo o di feltro. Applicare un abbondante strato di adesivo impermeabile a base di bitume sull’area del tetto su cui deve poggiare la scossalina, martellandola poi con il mazzuolo di legno in modo da farla aderire all’adesivo. Sigillare la giunzione tra i mattoni con malta, premendola a fondo; quando si è asciugata, togliere le zeppe e completare la sigillatura.