In questa guida spieghiamo come conservare e riparare gli oggetti in ceramica.
Manutenzione Ceramica
La ceramica delicata, specie se dipinta a mano, dovrebbe sempre essere lavata un pezzo per volta, preferibilmente in una catinella di plastica, con acqua calda ma non bollente e un detersivo leggero. Non usare mai un detersivo che contenga sostanze abrasive. Pulire gli interstizi con uno spazzolino morbido. Sciacquare in acqua calda pulita. Se si usa la lavapiatti, non mettere troppo detersivo.
La ceramica dovrebbe essere sciacquata appena possibile dopo l’uso, specialmente se conteneva aceto, sale, succo di limone o vino. Le macchie di tè e di caffè possono essere eliminate con un panno umido e un po’ di bicarbonato di sodio o borace, prima di sciacquare. I negozi di ferramenta e di ceramiche vendono dei prodotti speciali per togliere le macchie più difficili.
Per proteggere la ceramica
-Nel forno mettere soltanto piatti e recipienti resistenti al calore.
-Non mettere cibi molto caldi su piatti freddi.
-Raffreddare i piatti a temperatura ambiente prima di riporli.
-Per impedire che si scheggino, mettere degli asciugamani di carta tra un piatto e l’altro quando si ripongono.
-Adagiare le tazze sul fianco, in gruppi di quattro, con il manico di ciascuna tazza all’interno di un’altra; mettere ciascun gruppo sui piattini sovrapposti.
Riparazione ceramica
Le riparazioni si fanno con colle per ceramica a resina epossidica, che danno il tempo di posizionare di nuovo i pezzi, se necessario, e sono resistenti all’acqua. Per prima cosa, pulire i bordi della frattura con uno spazzolino bagnato nell’alcol. Mescolare i due componenti del collante secondo le istruzioni, poi applicarne uno strato sottile sulle due parti da unire e infine premerle una contro l’altra. Le riparazioni dei manici probabilmente non saranno abbastanza robuste per sopportare l’uso quotidiano.
Per ottenere una buona congiunzione, bisogna che la pressione sia perfetta e costante e che duri almeno 12 ore, finché il collante si indurisce. Questo si ottiene qualche volta semplicemente applicando un peso o legando i pezzi con nastro adesivo o carta gommata.
Per riparare i piatti che si sono rotti in due, tenere unite le due metà con mollette per il bucato finché il collante è asciutto. Quando un piatto si è rotto in più pezzi, prepararne un calco prendendo l’impronta di uno uguale con plastilina acquistata in un colorificio. Incollare i pezzi, sistemarli nel calco e lasciarli asciugare. Prima che il collante si sia completamente indurito, toglierne l’eccesso con l’estremità di uno stuzzicadenti bagnata nell’alcol. Togliere l’adesivo parzialmente indurito con una lametta da rasoio o un coltello affilato.
Riempire le scheggiature della porcellana con stucco epossidico (una miscela di resina epossidica e gesso in polvere), che si acquista nei negozi di ferramenta. Prima che questa miscela sia completamente asciutta, togliere ogni eccesso con un coltello affilato. Quando è asciutta, strofinare accuratamente la superficie con un pezzo di carta smerigliata inumidita, del tipo a grana finissima, finché è perfettamente liscia.