Scegliere il primo telescopio è probabilmente una delle decisioni più importanti per un aspirante astronomo, in commercio abbiamo una miriade di modelli, per tutte le tasche e per tutte le esigenze. Il telescopio è uno strumento molto particolare ed è difficile, specialmente se siamo alle prime armi, scegliere quello che fa per noi.
Per un appartamento in città avremo bisogno sicuramente di uno strumento diverso da quello che acquisteremmo in una casa di collina circondata dalla campagna.
Il diametro di un telescopio è sicuramente una delle caratteristiche principali sulle quali basarsi.
Alcune stelle poco splendenti e lontanissime non si possono di certo apprezzare con una strumentistica a bassi livelli o con un diametro di 6 centimetri.
La capacità di ingrandimento, invece, è supportata dagli oculari da aggiungere a parte, in base al tipo di telescopio che abbiamo.
I telescopi si dividono in rifrattori, riflettori e catadiottrici.
I rifrattori vanno bene in genere per chi non vuole spendere molto, ovviamente anche la funzionalità di questo tipo di telescopio è limitata, a meno che non si decida di spendere moltissimi soldi per lenti di tipo particolare. D’altro canto, richiedono pochissima manutenzione e sono durevoli nel tempo.
I riflettori utilizzano due o più specchi, per correggere l’immagine invece di rifletterla. Fanno parte della categoria dei migliori telescopi in commercio, se non altro a livello amatoriale. Di contro, richiedono una maggiore manutenzione perchè l’obiettivo si sporca di polvere, così come gli specchi, che richiedono anche di tanto in tanto una regolazione.
I telescopi catadiottrici utilizzano sia le lenti che gli specchi. Risulta essere una tecnologia portata sul mercato negli anni 70 e i più popolari sono gli Schmidt Cassegrain, le cui peculiarità sono il costo non eccessivo, la facile trasportabilità, ed alcune regolazioni a livello elettronico.
Risultano essere ottimi telescopi per la fotografia astronomica. Il tubo relativamente corto può stare dentro al bagagliaio di una macchina, con treppiede a parte, mentre i riflettori sono molto più ingombranti.
Anche le montature fanno parte dello stesso telescopio e diventa fondamentale per la buona riuscita di un’osservazione. Se non è stabile, ogni tremore rende vane le ricerche e risulta molto fastidioso.
A volte, per abbassare i costi di fabbricazione, qualche vibrazione è inevitabile. Esistono due tipi di montatura: equatoriale e l’altazimutale.
Quella equatoriale segue il moto della volta stellata. Risulta essere fornita generalmente da un motore orario che segue in modo automatico tutto il movimento celeste. Bisogna allinearla al polo nord all’inizio di ogni sessione di osservazione.
Quella azimutale è più semplice e non segue le stelle automaticamente, ma bisogna lavorare sui due assi. Risulta essere comunque una montatura più economica e leggera.