Oggi spieghiamo come scegliere le lampadine LED. Si sente molto parlare di questo tipo di tecnologia alternativa alla solita illuminazione, e non solo per uffici o capannoni industriali, ma anche per la propria abitazione.
Ma non sempre è facile, abituati ad altre tipologie di lampadina, scegliere la più adatta al nostro ambiente.
Sicuramente dobbiamo tener presente la dimensione della stanza che si vuole illuminare, ma anche il tipo di illuminazione che si desidera. Ad esempio, al centro di un salotto preferiremo una luce diffusa e quindi sarà preferibile un fascio di emissione di 300 gradi.
In sala da pranzo, però, sopra il tavolo, forse preferiamo una luminosità diversa, magari d’accento, e quindi andremo a scegliere una lampadina LED con un fascio che va dai 15 ai 130 gradi.
I gradi denominati KELVIN valutano la tonalità del bianco della lampadina. Più questo valore va verso l’alto, 6.000 o 6.5000 K, e più la luce sarà fredda. Per un’abitazione, soprattutto nelle zone più vissute quali soggiorno, cucina, camere da letto, si prediliga una gradazione attorno ai 3.000 K, molto più calda. Per corridoi e ripostigli, si può tranquillamente passare ad una tonalità più fredda, attorno ai 4.500 – 5.000 K. Per lavanderie o garage è preferibile una luce forte tendente al blu, quindi più vicina ai 6.000 K.
Gli attacchi possono essere E14, quello standard piccolo, E27, standard grande, oppure gli attacchi particolari per faretti alogeni di piccole dimensioni come GU10 e GU5.3.
Quando si va ad acquistare una lampadina LED, in sostanza, è necessario tenere ben a mente quattro parametri, il tipo di attacco, la forma, deve chiaramente adattarsi al lampadario, sospensione o plafoniera che sia, il flusso luminoso, la temperatura del bianco da regolare in base all’ambiente.
Per quanto riguarda il flusso luminoso, c’è da sapere che viene espresso in LUMEN ed è stato recentemente standardizzato dall’Unione europea per LED, lampadine alogene o fluorescenti.
Quando invece sentiamo parlare di resa cromatica, si parla in realtà di quanto fedelmente quella luce riesca a riprodurre le colorazioni degli oggetti presenti nell’ambiente. Il tutto ovviamente rapportato alla luce naturale, 100 CRI.
Tutte queste sono, in linea di massima, le unità di misura della luce e il minimo di nozioni da sapere per i LED.