Tra gli oggetti più utilizzati in una casa vi sono i tappeti, questi elementi di arredo sono in grado di impreziosire qualsiasi locale. In questa guida spieghiamo come pulire i tappeti.
La loro origine è antica e diffusa in tutto il mondo occidentale, ma particolarmente in quello orientale tanto che tuttora si ritengono delle vere e proprie opere d’arte quelli orientali e persiani.
Il fatto inoltre che siano resistenti nel tempo, tanto da potere essere tramandati di generazione in generazione, fa di questi elementi d’arredo dei beni preziosi da proteggere e curare prima di tutto con una adeguata pulizia.
Se vogliamo che i nostri tappeti durino a lungo evitiamo di utilizzare strumenti moderni per pulire i tappeti, nessuna lavatrice, aspirapolvere o battipanni.
Una scopa di saggina con spazzole lunghe almeno venti centimetri oppure una spazzola per strigliare i cavalli saranno ideali per pulire i tappeti. Bagniamo la scopa o la spazzola in una miscela di acqua e aceto con questa sfreghiamo bene il tappeto. In questo modo eviteremo di rovinare i nodi, come invece succede quando sbattiamo un tappeto fuori dalla finestra o dal balcone.
Infatti la polvere va tolta senza rovinare le fibre di lana che compongono il tappeto e ovviamente, come detto, senza rovinare i nodi. Di volta in quando, poi, dovremo voltare il tappeto nel suo retro e togliere la polvere anche dal retro del tappeto e in questo caso potremo fare una eccezione ed utilizzare un aspirapolvere. Nel caso si tratti di un tappeto double face ricordiamoci invece di voltarlo spesso in modo che i due lati si consumino in modo uguale.
Circa ogni sei mesi provvediamo a pulire più accuratamente il tappeto in modo da eliminare anche le macchie più ostinate: nuovamente facciamo attenzione a non rovinare i tessuti con l’uso di smacchiatori aggressivi e piuttosto affidiamoci al borotalco che non tutti sanno essere un ottimo smacchiante.
Infine ricordiamo che il sole sbiadisce i colori dei tappeti, se lasceremo dunque il nostro tappeto alla diretta esposizione della luce solare otterremo come risultato lo sbiadimento di tutte quelle zone colpite dal sole a discapito delle altre. Tuttavia se il sole danneggia i colori, l’umidità è ancora peggiore potendo creare danni rilevanti alle fibre fino al totale danneggiamento con la foratura del tappeto e la creazione di buchi sullo stesso.
Infine così come la luce diretta rovina il tappeto, sbiadendolo, anche la mancata illuminazione di una sola zona comporta il mancato sbiadimento di quella unica zona. Nel lungo periodo, quindi, vasi e mobili posati sopra il tappeto lasceranno una spiacevole impronta così come potranno danneggiare le fibre del tappeto.