Errato Bonifico Ristrutturazione – Cosa Fare

Chi non ha compilato correttamente il bonifico parlante per le ristrutturazioni, per l’ecobonus o per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, non perde necessariamente il diritto alle detrazioni fiscali del 50 o del 65 percento.

È possibile correggere le inadempienze relative all’errato utilizzo del bonifico parlante, consentendo anche a coloro che hanno erroneamente optato per il bonifico ordinario, di accedere ai vantaggi fiscali previsti per interventi di ristrutturazione e miglioramento dell’abitazione.
Si sottolinea che il bonifico parlante è imprescindibile per i contribuenti non titolari di reddito d’impresa per fruire delle detrazioni destinate ai lavori di ristrutturazione ed efficienza energetica, mentre risulta essere facoltativo per beneficiare del bonus mobili ed elettrodomestici.
Inoltre, l’obbligo del bonifico parlante è finalizzato a permettere alle istituzioni bancarie e a Poste Italiane di applicare la ritenuta del 8% a titolo d’acconto sulle tasse dovute da imprese o professionisti incaricati dell’opera.
Non sono rari i casi di pagamenti effettuati erroneamente tramite bonifico ordinario a causa di una mancata comprensione delle differenze con il bonifico parlante. Però, è possibile regolarizzare questa situazione attraverso due alternative: effettuando nuovamente il pagamento oppure ottenendo un’autocertificazione dall’impresa responsabile dei lavori.

Correggere gli Errori con un Nuovo Pagamento

Per rettificare un errore in un bonifico parlante relativo a interventi di ristrutturazione o miglioramento energetico, è possibile effettuare nuovamente il pagamento alla società esecutrice, assicurandosi di includere tutti i dati indispensabili per l’accesso alle detrazioni fiscali.

Nel dettaglio, per beneficiare dell’ecobonus o del bonus ristrutturazioni del 50%, è necessario specificare non solo il codice fiscale del beneficiario delle detrazioni e il numero di partita IVA o codice fiscale del fornitore dei servizi, ma anche l’appropriata causale
-Per l’ecobonus: “Lavori di miglioramento energetico conformi agli artt. 344-347, legge 27 dicembre 2006, n. 296”;
-Per il bonus ristrutturazioni: “Bonifico per interventi edili ammessi a detrazione ai sensi dell’articolo 16-bis del DPR 917/1986”.

Alternativamente, è possibile sanare eventuali discrepanze nei pagamenti qualificabili per la detrazione fiscale ottenendo dall’impresa una dichiarazione sostitutiva, da presentare al CAF durante la dichiarazione dei redditi. Questa procedura consente di salvaguardare il diritto alle detrazioni in caso di errori formali.

Correggere gli Errori con un’Autocertificazione

La Circolare n. 43/E, emanata dall’Agenzia delle Entrate il 18 novembre 2016, ha introdotto un metodo alternativo di integrazione o correzione delle informazioni relative al bonifico parlante utilizzato per interventi domestici, a scopo di detrazione fiscale.

Per poter beneficiare dei relativi bonus fiscali, è essenziale che il contribuente ottenga dall’impresa esecutrice una autodichiarazione (dichiarazione sostitutiva di atto notorio), relativamente a cui è possibile vedere questo modello di autocertificazione per errato bonifico ristrutturazione sul sito Autocertificazioni.net,  che certifichi “l’inclusione dei corrispettivi accreditati nella contabilità dell’impresa, ai fini del corretto calcolo del reddito”.

La legittimità di questa procedura è stata ribadita con l’aggiornamento della guida per i lavori di riqualificazione energetica di marzo 2019, specificando che: “In caso di bonifico errato o mancante di alcuni dati essenziali, e ove non sia possibile effettuarne uno nuovo, la detrazione è garantita solo se il contribuente possiede una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, nella quale l’impresa conferma la corretta registrazione dei corrispettivi ai fini fiscali”.

Relativamente all’ecobonus, è previsto che non siano necessarie correzioni qualora sui bonifici vi siano stati inseriti, per errore materiale, i riferimenti normativi relativi a detrazioni per lavori di recupero del patrimonio edilizio; l’agevolazione viene riconosciuta senza ulteriori procedure.

Si presume, analogamente, che la stessa disposizione favorevole si applichi ai bonifici per ristrutturazioni in cui, erroneamente, sia stato citato il riferimento normativo dei lavori di efficientamento energetico. Tuttavia, in assenza di conferme ufficiali, preferiamo mantenere una posizione cautelativa.

Martina Silvi

Sono uno casalinga appassionata di cucina e decorazione d'interni. Ho iniziato questo sito per condividere consigli per rendere la casa accogliente e confortevole.