In questa guida spieghiamo come pulire la cappa della cucina.
La cappa garantisce l’aerazione durante la cottura e permette di eliminare odori e grassi e soprattutto di smaltire i fumi e i gas di combustione. E obbligatoria in caso di piano cottura a gas. La cappa, aspirante o filtrante, deve essere attivata prima di iniziare a cucinare e deve essere spenta almeno dieci minuti dopo il termine della cottura. Per un buon funzionamento bisogna tenere conto della larghezza, che deve essere almeno delle dimensioni del piano cottura e inoltre della capacità d’aspirazione. Per pulire la parte esterna della cappa è sufficiente passare un panno con un detergente sgrassante, evitando prodotti abrasivi. Per non lasciare aloni si raccomanda di passare un panno umido ben strizzato per rimuovere i residui di detergente e poi di asciugare con cura. Se si tratta di una cappa in acciaio inox, dì tanto in tanto occorre usare un prodotto specifico per ridare brillantezza alla superficie.
Cappa aspirante
Questo modello ha un circuito d’aspirazione composto da un ventilatore elettrico posto sopra il piano di cottura che purifica l’aria viziata facendola passare attraverso un sistema di filtri. L’aria è poi convogliata all’esterno della casa attraverso un tubo collegato alla canna fumaria. Non necessita di una manutenzione particolare e va solo pulita esternamente.
Cappa filtrante
L’aria aspirata passa attraverso un filtro antigrasso o un filtro con cartucce ai carboni attivi, che trattiene grassi, fumi e odori per poi immetterla, depurata, nell’ambiente dalla parte superiore dell’apparecchio, che deve essere quindi lasciata libera. A questo tipo di cappa si può abbinare un elettroventilatore che convoglia l’aria verso l’esterno. La cappa filtrante è meno efficace di quella aspirante e va quindi utilizzata solo in piccoli ambienti dove non si cucina di frequente. Oltre a pulirla esternamente bisogna avere cura dei filtri.
Filtro antigrasso
In materiale sintetico, serve per il primo filtraggio dell’aria che è depurata dal grasso e dai fumi di cottura. Va sostituito periodicamente, a seconda della frequenza di utilizzo, quando è impregnato di grasso o almeno ogni due o tre mesi. Esistono modelli fissi in maglia di metallo con struttura a nido d’ape. Per eliminare le particelle di grasso va lavato, estraendolo dalla sua sede, in lavastoviglie o a mano usando detergente sgrassante. Il filtro deve essere ignifugo; questo evita eventuali rischi nel caso si sollevassero fiamme dal piano cottura.
Filtro con cartucce ai carboni attivi
Si tratta di un materiale artificiale con elevato potere assorbente. Questi filtri non sono lavabili e vanno quindi sostituiti ogni tre o quattro mesi, a seconda della frequenza di utilizzo.