In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli su come illuminare casa.
Sembrerà sciocco ma l’illuminazione, ovvero la corretta disposizione delle fonti di luce in un ambiente, influenzano direttamente il nostro stato di salute, divenendo anche causa di malesseri e sindromi croniche come sicuramente avremo provato quali cerchi alla testa, stanchezza agli occhi, mal di testa concentrato nella zona delle tempie.
Per definire come illuminare la casa dobbiamo iniziare valutando i punti luce naturali presenti nella stessa. Ricordiamoci che la luce naturale è la migliore che ci sia e il nostro corpo necessita di essa per produrre vitamina A, per esempio. Le fonti di luce naturale, quali vetrate e finestre, vanno oscurate il meno possibile, evitando tendaggi troppo coprenti, se non allo scopo di far buio per un dato periodo di tempo.
Nel predisporre le luci artificiali inoltre, tentiamo di ricreare lo stesso effetto di quella naturale, non ci troveremo in questo modo a avere due tipi di illuminazione diametralmente opposti ma la luce artificiale sembrerà una prosecuzione di quella naturale.
Nel definire come illuminare casa dobbiamo anche tenere in considerazione l’uso dei locali nei quali stiamo progettando l’illuminazione, la cucina, il salotto o lo studio, avranno bisogno di una luce più forte per illuminare adeguatamente mentre lavoriamo, magari con possibilità di attenuarla in una zona relax del salotto o dello studio, per i bagni invece non sarà necessaria un’illuminazione molto forte ma sarà utile una ben diffusa, per le camere da letto infine sarà sufficiente un’illuminazione soft.
In base al risultato che vorremo ottenere cambieremo il tipo di punto luce che andremo a montare e dove lo andremo a montare, per un effetto di luce diffusa per esempio potremo pensare a delle plafoniere che installate a soffitto o a parete potranno garantirci di illuminare in modo adeguato tutto il locale. Se invece abbiamo bisogno di una luce intensa e localizzata, come potrebbe essere sopra un piano di lavoro in cucina, potremo anche optare per dei faretti, da montare su tiranti in acciaio da muro a muro, a incasso nei mobili della cucina o anche, se non a incasso, a scomparsa sotto i pensili della cucina.
Non tutte le fonti luminose, infatti, producono calore o perlomeno non tutte ne producono molto. Se abbiamo bisogno di montare delle luci a contatto con le superfici in legno, possiamo pensare alle luci a LED che producono luce fredda e per la stessa casa possiamo pensare a poco a poco alla sostituzione delle lampadine a basso consumo con quelle a LED che, anche se leggermente più costose, durano anche 30 anni e consumano il 90% in meno.
Per le camere da letto e le zone relax possiamo realizzare anche soluzioni romantiche e economiche come le luci OLED, ovvero dei fogli luminosi modellabili sempre basati su tecnologia LED, che sapranno creare l’effetto illuminante delle candele di una volta, o ancora alla luce riflessa rivolgendo l’illuminazione verso una parete la quale rifletterà la luce ricevuta nel resto dell’ambiente, creando abbinamenti romantici o estremamente moderni a seconda della colorazione della parete nella quale la luce si riflette.
Infine, nel valutare come illuminare casa, pensiamo al fatto che a volte sono preferibili nella medesima abitazione più punti luce di intensità ridotta che uno solo e a alta intensità, la luce sarà distribuita meglio e darà meno fastidio contribuendo a creare quell’effetto di illuminazione naturale di cui abbiamo parlato all’inizio dell’articolo.