Come si Mangiano i Biscotti

Anatomia di una mania planetaria: i biscotti. Farina, zucchero, uova, burro, acqua, eventualmente un sottile strato di cioccolato o crema. Pochi ingredienti combinati con sapienza. Fatti in casa, comprati al supermercato o in pasticceria sono una tentazione irresistibile; basti dire che nei test su forza di volontà e autocontrollo una prova consiste nel non assaggiare i biscotti al cioccolato serviti nel piatto.

Però liberiamo il campo dalle convinzioni sbagliate: sapendo che cosa è biscotto, sarà meglio chiarire anche che cosa non è
-Non è quel dolcetto grondate cioccolato da cui emerge un minuscolo strato di impasto. Quello è un veicolo di trasporto per il cioccolato, una scusa per non colpevolizzare chi si sfonda di cacao. Chiamiamole barrette di cioccolato, per favore, non biscotti.
-Lo stesso vale per quelli ricoperti di crema. Sono dolcetti, paste, affettuosi amici disposti a consolarci ove necessario, ma molto distanti dall’essere biscotti.
-I cookie americani sono buonissimi ma talmente dolci che spesso cancellano ogni traccia di sapore del biscotto originale. Roba da stato confusionale causa iperglicemia. Cerchiamo di essere ragionevoli.

Metodo
Gustare nel modo corretto i biscotti non è un mestiere per signorine. Il piacere va cercato con calma e devozione.
In sostanza esistono due tipi di biscotti e dunque due diversi modi di bearsene: biscotti da inzuppare (Digestive, biscotti secchi, con gocce di cioccolato…), e biscotti ripieni (Ringo, Oreo…).
Per allungare il piacere nel primo caso è caldamente consigliato 1) inzuppare la prima metà del biscotto e mangiare esclusivamente quella, 2) affondare un altro quarto con gran bagnatura di polpastrelli e mangiarlo, 3) inzuppare il triangolo rimasto. Chiudere gli occhi e assaporare.
Anche nel secondo caso dividiamo la procedura in tre fasi: 1) Aprire con i denti, aiutandosi con una leggera pressione della lingua i due biscotti che tengono insieme il ripieno, vietatissimo qualunque utensile da cucina. 2) Leccare il ripieno azzerando le tracce e inumidendo bene i due biscotti. 3) Inzupparli e mangiarli.
Se considerate maleducato l’atto di inzuppare, roba per zoticoni insomma, ricredetevi al più presto. State perdendo il meglio.

Biscotti
Autocontrollo: il numero ottimale di biscotti.
Tre. Il primo è puro piacere. Il secondo naturale conseguenza del primo. Il terzo, il coronamento di un’esperienza unica. Lasciarsi amdare al quarto rovina la festa provocando una leggera sensazione di nausea e impastamento del palato.

Orari
Lontano dai pasti per non rovinare l’appetito. Consigliati gli orari tra le 10:30 e le 11:00 e tra le 16:30 e le 17:00. Fate attenzione alla tazza dentro cui volete inzuppare i biscotti: deve essere predisposta, ovvero larga e ben riempita. Evitate di far cadere pezzetti di biscotto nel liquido preferibilmente caldo, rovinerebbero il sapore e l’intera esperienza sensoriale.
Piccole importanti accortezze, ricordatele.
Un ultimo consiglio: mai camminare per casa sgranocchiando biscotti senza tenere sotto un piattino raccogli-briciole. Sembra una banalità ma l’espressione indiavolata nonché le urla di chi è deputato a tenere pulita la casa vi farebbero passare l’appetito.

Martina Silvi

Sono uno casalinga appassionata di cucina e decorazione d'interni. Ho iniziato questo sito per condividere consigli per rendere la casa accogliente e confortevole.