Quando il colore è un elemento caratterizzante degli interni, diventa necessario valutare le diverse tonalità, gli accostamenti e anche studiare gli effetti ottici che si vengono a creare. La percezione cromatica è soggettiva, e il criterio di scelta non deve prescindere dal proprio gusto, anche quando viene influenzato dalla moda e dalle tendenze.
Meglio quindi sapere che abbinando colori complementari, che occupano sul disco cromatico posizioni diametralmente opposte, come il rosso e il verde, il blu e l’arancio, si ottengono effetti di contrasto, stimolanti, accordi cromatici di affinità si hanno invece abbinando le sfumature che si trovano tra due colori primari; le sfumature che confinano con un primario, come verde limone e giallo arancio, sono da valutare caso per caso. Qualche consiglio sui colori per tinteggiare le pareti di casa e ottenere un risultato soddisfacente, a partire dai principali campioni di colori per muri fino alla resa cromatica.
Colori caldi e freddi per pittura delle pareti
La scelta dei colori delle pareti deve essere fatta tenendo in considerazione il mutamento che essi subiscono in base alla luce da cui vengono illuminati i muri, se naturale o artificiale. Ecco perchè, partendo dal presupposto che ogni camera della casa abbia una sua esposizione, bisogna prendere nota di quante ore di luce e di buio vive ogni ambiente. Ad esempio, se la camera da letto è esposta a nord avrà poca luce e sarà meglio optare per una pittura delle pareti con tinte calde come il rosso, giallo, ecc. Ed ancora, se il salotto o la cucina sono orientati verso sud, la scelta potrebbe ricadere anche su colori più freddi come il blu. In linea generale, però, è sempre meglio utilizzare colori tenui o abbinamenti di colori soft per stanze “vissute” più a lungo. Per chi invece desidera qualcosa alla moda o semplicemente qualcosa di più eccentrico l’ideale sarebbe tentare prima con qualche prova. A questo proposito può esserci d’aiuto la fotocamera digitale: dopo aver scattato una foto della camera e salvato gli scatti sul pc, basta servirsi di software grafici per cambiare i colori e provare i vari accostamenti. Con dimestichezza e occhio ci si potrà rendere conto di come un colore anzicché un altro valorizzi strutture architettoniche, mobili, quadri, ecc. Una sola accortezza con le tinte scure: evitate di dipingere intere pareti con colori pesanti; una gradevole resa visiva può essere ottenuta destinandoli a porzioni di parete, cornici, al camino, ecc. Può rivelarsi solo abbastanza fastidioso tinteggiare nuovamente la stessa zona scura con l’intento però di cambiare colore: in questo caso ci sarà bisogno di più mani per eliminare definitivamente la pittura precedente.
Il colore bianco era il colore preferito per la pittura delle pareti e lo fu per molti secoli. Il bianco classico che ben conosciamo è ottenuto dall’ossido di titanio ma volendo creare una nota più calda alle pareti della nostra casa si può optare anche per un bianco detto “sporco” poiché ottenuto dalla somma del bianco con piccole quantità di altri colori. Queste nuove tonalità considerate sempre abbastanza neutre possono essere il color biscotto, beige, ecc.
L’opposto del bianco, come ben si sa, è il nero, non consigliato per la tinteggiatura di un’intera parete. Il nero opaco, poi, tende ad assorbire tutta la luce. Meglio utilizzarlo per dare risalto a qualche accessorio o ad una porzione di parete come una modanatura architettonica. Si considerano appartenenti alla gamma cromatica del nero anche l’ebano e l’antracite. Come ben si sa il colore nero può essere accostato facilmente a quasi tutti i colori in particolare ha una bella resa con l’argento oppure l’oro.
Per quanto concerne la tinta del grigio, essa è stata molto impiegata e diffusa anni or sono per dipingere i soffitti e le pareti delle proprie abitazioni. Lo si può ottenere più freddo se unito al nero, al bianco oppure al blu e più caldo con un po’ di rosso oppure giallo. Si sposa bene con quasi tutti i colori. Preferite le tonalità del rosa, azzurro e verde brillante.
Il giallo molto utilizzato nei primi anni dell’Ottocento può avere tonalità sia calde che fredde. Nel primo caso viene risaltato con colori molti intensi come lo possono essere i rossi, neri, verdi oppure blu mentre nel secondo caso meglio un abbinamento con il bianco per controbilanciarlo o con il blu per metterlo in risalto.
Molto conosciuto è anche il rosso, costoso un tempo, sempre molto in voga per la sua intensità e capacità di trasmettere forti emozioni. Quello più alla moda si avvicina alla tonalità della lacca antica, brillante e vivace. Proprio per la sua intensità meglio preferire la tinteggiatura su pareti in cui la “sosta” è abbastanza limitata nell’arco della giornata. Gli accostamenti migliori si ottengono con il color oro, il bianco, verde e blu.
Il rosa, molto utilizzato annovera al suo interno molte tonalità che vanno dal rosa antico fino a giungere al salmone per effetti soft oppure shock in base alle preferenze. Con l’aggiunta di cremisi (rosso) oppure arancione lo si ottiene vivace per la pittura di sole porzioni di parete. Gli abbinamenti più in voga sono con i grigi, verdi o blu sempre abbastanza scuri.
Con il termine “terre” si indica il marrone utilizzato soprattutto per evidenziare elementi in legno. Si annovera al suo interno le tonalità della terracotta, corallo, ruggine e ocre rossa. Per la sua intensità o “pesantezza” meglio destinarlo a superfici non molto ampie. La sua resa migliora se accostato all’oro, verde oliva, blu oppure giallo.
Il blu è stato ed è molto utilizzato per dipingere le pareti della camera da letto. Però non tutti sono a conoscenza del fatto che nel blu si possono definire tonalità maschili (oltremare e navy) e tonalità più femminili. Può essere abbinato a moltissimi colori come il bianco sporco, rosso, rosa e grigio.
Infine il verde, colore legato alla natura e al rilassamento non è né freddo né caldo. In realtà è poco utilizzato nonostante abbia una gamma cromatica molto ampia e nonostante sposi bene con molti colori come ruggine, terre, rosa oppure blu.
Abbinamenti per gradazione per contrasto
I colori si possono abbinare in gradazione o per contrasto. Nel primo caso è meglio usare la tonalità più chiara per pareti e soffitto, e la più scura per le altre finiture. Nel secondo caso meglio non avere più di tre colori per stanza: il rapporto è di 80% per la tinta principale, 15% per la secondaria e 5% per l’altra. Le pareti dipinte con tonalità intense danno risalto ai quadri. L’abbinamento deve tenere conto dei colori della cornice e non di quelli del quadro. I colori scuri restringono lo spazio e sono quindi più indicati per locali grandi. Per dare respiro alla stanza, il soffitto va lasciato bianco.
La pittura opaca dà profondità ai colori e non trattiene la luce. Aiuta anche a uniformare la superficie, mascherando le imperfezioni. Se si decide di dipingere ogni stanza di una tinta diversa, è meglio scegliere la medesima tonalità per le finestre, le porte e gli zoccolini. Trovato il colore giusto, conviene scegliere una tonalità un po’ più chiara perché, stesa sui muri, la tinta diventa più intensa. In un ambiente ricco di elementi architettonici, come modanature, boiserie e archi, meglio evitare l’uso di troppe cromie.
In base alle camere la combinazione di colori
Con i colori caldi. Lo sono i rossi, i gialli e gli arancioni. Possono essere scelti anche per le camere, ma in genere sono molto utilizzati nel soggiorno perché rendono gli ambienti caldi e accoglienti. Naturalmente per la cucina e il bagno, bisogna tener anche conto della necessità di utilizzare materiali traspiranti e lavabili.
Nei colori freddi rientrano le tonalità che tendono al viola e al blu. Risaltano meno sulle pareti, quindi le stanze così dipinte appaiono più ampie delle loro reali dimensioni. Possono essere usati per il living e la camera singola, stendendo su un fondo bianco la pittura colorata traspirante molto diluita, tramite una pennellessa larga, seguendo la direzione alto-basso. Le varie pennellate devono essere accostate e mai sovrapposte.
Verde e grigio oppure arancio e panna. Le pareti di un corridoio o di una zona di passaggio si possono rinnovare con una tonalità accesa, per esempio verde fresco. Apparirà più discreto se le comici delle porte verranno dipinte di grigio chiaro. Classica e meno impegnativa la scelta dell’arancio ambrato abbinato a toni naturali molto chiari.
Rosso e blu con arredi chiari. Le tinte decise devono essere riservate a una o due pareti al massimo, per non rischiare di appesantire l’ambiente. Il rosso sta bene con mobili di qualunque essenza, mentre il blu non è adatto ai legni scuri. Meglio, quindi, scegliere finiture color betulla, pino, faggio o ciliegio.
Azzurro o giallo. Le pareti azzurre danno un aspetto romantico alla camera arredata con mobili di legno massello o decapati. Optando per una tonalità più accesa, ad esempio un giallo luminoso, si ottiene un ambiente vivace e allegro. In alternativa, si possono tinteggiare di questo colore solo il comodino o l’armadio.